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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Lobello e Televarapodio
Soverato? Ridotta a “un centro ionico a trenta chilometri dal capoluogo”, sentita più volte con le mie orecchie; nominata solo a proposito di alluvioni e, l’estate scorsa, trapassati da pallottole, per il resto, non c’è. Potete portare cinquemila persone a vedere uno spettacolo grandioso? Niente, il TG3 sarà a Pedivigliano a riprendere la corsa dei sacchi per la novena della festa del Patrono; segue intervista in ginocchio al primo ecclesiastico a tiro. Scrivete libri? Ma via, c’è l’applaudita presentazione a Quattro Miglia, con riprese rigorosamente in campo cortissimo perché i relatori sono più del pubblico! Se poi il libercolo è antimafia segue cena, ore e ore di blateramenti, faccia estasiata dell’intervistatore. Subito dopo, la manifestazione antimafia, segue cena, al Liceo di Vattelapesca purché cosentino o reggino; ovvero di Varapodio. Spunti critici? Mai! In Calabria, a parte la mafia, va tutto benissimo: i professoroni sono dotti, i medici sono bravissimi, i politici sono tutti santi subito, e qualsiasi bubbola fa scattare subito il “finalmente inizia il riscatto della Calabria”; mai un dubbio, mai una domanda imbarazzante; mai una provocazione culturale, non pretendo politica: tutte e solo domande palesemente concordate. Far sapere al Tizio che in un tg di 15 minuti non se ne può prendere 5 per sproloqui incapaci di ogni sintesi, e che nessuno saprebbe riassumere mai, tanto sono vento e parole? Mai, parli pure, il microfono è suo! Infine, lo stile. Ogni giorno si sente ripetere almeno tre volte “vero e proprio” a proposito di qualsiasi cosa. Incidente stradale, “vero e proprio”; un “vero e proprio” funerale. Un derelitto rimase famoso, a casa mia ne ridiamo ancora, per aver detto seriamente che l’auto era una “renault”, e che due tipacci si erano sparati addosso “come veri e propri cov bois”; ma anche la tizietta dell’altro giorno ha detto che ci fu la “Repubblica di Veimar”, quando anche i miei gatti sanno che Weimar si pronunzia “Vaimar”: eccetera. Bravo, Lobello. Ma ora prendiamo il suo e il mio pezzo e spediamoli d’urgenza alla Commissione parlamentare di vigilanza e all’Ordine dei giornalisti. Non si sa mai, con Monti dittatore in vena di riforme, magari ci riformano – in capite et membris, ovvero testa e persone – anche il TG3 di Varapodio e Malito.Ulderico Nisticò ARTICOLO CORRELATO
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