| |
Il Forum di Soverato sarà pure andato bene quanto a salvaguardia di alberi
ed erba, ma quanto ai beni culturali e alla storia, lasciamo perdere.
Pensate che mancava Soverato “Vecchio”, e ho detto tutto! Ci hanno
distribuito una paginetta in cui si elencavano, senza alcuna logica, chiese
e castelli e torri, il tutto riprodotto da libri importanti, ma che bisogna
pur saperli leggere: il Faglia e il Valente e l’Istituto dei castelli
riferiscono le torri e i manieri che ci furono, mica che ci sono! A chi si
sono rivolti, i signori dell’Assessorato? Presto detto, a signori che la
Calabria la conoscono per l’appunto sui libri, ma non sono mai usciti dalla
loro polverosa scrivania. Basta, glielo faccio notare, ricordo a chi c’era
la mia relazione di base al Forum di Chiaravalle, e la sera stessa spedisco
(gratis, io!) ai responsabili l’elenco vero dei beni culturali veri. Siccome
non si sono degnati di rispondere manco per educazione, non mi resta che
informare i lettori. Almeno qualcuno prenderà sul serio le cose. Per farla
breve, ecco l’elenco. Il resto, torri e castelli in aria, sono come lo
sbarco di Ulisse: bufale. Arrivederci alla Regione.
BENI CULTURALI NEL BASSO IONIO CATANZARESE
Cenni storici essenziali
II millennio aC: il re Italo; i Siculi; gli
Enotri
I millennio aC: colonizzazione greca;
fondazione di Caulonia (Monasterace) e Scillezio (vd. oltre);
560 aC circa: spedizione contro Locri e
sconfitta di Crotone alla Sagra;
388-6: Dionisio il Vecchio sconfigge
Crotone, distrugge Caulonia e assegna Scillezio a Locri;
IV-III secolo: avanzata dei Bruzi;
271 aC: conquista romana;
218-2 aC: Seconda guerra punica; presenza di
Annibale nel Golfo;
dopo il 123, fondazione di Scolacio;
71 aC: incursione di Spartaco;
lungo periodo di pace romana; Scolacio
diviene “prima urbs Bruttiorum”;
V sec. dC: vescovi a Scolacio; incursioni
dei Vandali;
VI sec.: Cassiodoro, dopo una feconda e
sfortunata vita politica, fonda due centri di studio e preghiera nelle sue
terre di Scolacio;
dopo il 568: minaccia longobarda;
distruzione di Mira;
732: Leone III Isaurico sottrae le diocesi
calabresi a Roma;
829 (?): gli Arabi si insediano a Squillace;
888: Niceforo Foca riconquista la Calabria;
961-9: l’imperatore Niceforo II Foca ordina
l’“ascendant ad montes” che organizza i kastellia a difesa dello Ionio;
982: spedizione contro gli Arabi e sconfitta
dell’imperatore d’Occidente Ottone II a Stilo;
1044: Guglielmo d’Altavilla e Guaimaro di
Salerno fondano il maniero di Squillace;
1059: Squillace sottomessa da Roberto
Guiscardo;
latinizzazione della diocesi;
1091: Brunone di Colonia viene a sostenere
la politica del granconte Ruggero di latinizzazione della Calabria;
1130: Ruggero II re di Sicilia;
1192: la Certosa ai Cistercensi;
1266: dinastia d’Angiò;
1282-1304: Guerra del Vespro; combattimenti
attorno a Squillace; i Ruffo conti di Catanzaro;
1442: Alfonso d’Aragona re di Napoli;
1459: rivolta contro Ferrante I,
combattimenti alla Roccelletta;
1497: Jofrè Borgia e Sancha d’Aragona
principi di Squillace;
1528: assedio di Catanzaro; combattimenti a
Roccelletta e Montepaone;
Guglielmo Sirleto cardinale e prefetto della
Biblioteca Vaticana;
incursioni turche; 1571, partecipazione a
Lepanto;
1594: saccheggio di Badolato, Soverato, la
Pietà;
serie di terremoti; il più grave, il 1783
che devasta quasi tutti i paesi;
XVII sec.: dissoluzione del principato di
Squillace; nascita di piccoli feudi;
1647: rivolta di Masaniello;
1734: Carlo di Borbone, re indipendente di
Napoli e di Sicilia, visita Catanzaro e altri centri;
1783: sisma e ricostruzione; problemi
sociali della Cassa Sacra;
1799: durante la spedizione del Ruffo,
scontri tra Borgia e Squillace;
1806: saccheggio francese di Gasperina e S.
Andrea; numerosi “briganti” antifrancesi;
i fratelli Florestano e Guglielmo Pepe;
1879: la piccola Marina di Soverato diviene
importante centro di commerci e industrie;
dopo il 1900: emigrazione;
1943: bombardamenti angloamericani;
combattimento di Badolato;
dopo il 1950: nascita dei centri costieri.
I paesi
PAESE |
ETIMO, STORIA, FIGURE |
|
MEMORIE MATERIALI |
|
Guardavalle |
“Difesa, fortezza”. Già casale di
Stilo.
figure notevoli: Guglielmo
Sirleto |
|
(zona marina) Torre di Sant’Antonio;
(agro) villaggio abbandonato di
Borgorosso;
(capoluogo) chiesa di San Biagio,
chiesa non finita di San Carlo Borromeo; palazzi Sirleto, Princi…
(zona montana) Pietracupa, o Elce
della vecchia, boschi |
|
Santa Caterina Ionio |
Dalla Santa d’Alessandria d’Egitto,
Martire [GRECO BIZ.]; già casale di Arena
figure notevoli: Annibale di
Francia, religioso |
|
(zona marina) Torre di Sant’Antonio;
banchi pescosi; (capoluogo)
portali e chiese;
(zona montana) boschi; frantoi di
pietra |
|
Badolato |
“Luogo di passaggio”, fortezza
bizantina o normanna[GRECO BIZ.];
feudo di Ruffo e Ravaschieri;
partecipò alla battaglia di Lepanto; subì il saccheggio turco nel
1594;
figure notevoli: fra Domenico da
Badolato; Gaspare Toraldo; Giuseppe Caporale |
|
(nell’agro) la Pietra del diavolo;
tracce romane; (capoluogo)
chiese di S. Caterina M., Immacolata, Matrice; convento di San
Domenico; convento degli Angeli; convento della Sanità; palazzo
Paparo; palazzo Gallelli; borgo antico; piazza già castello; resti
delle mura |
|
Isca Ionio |
“Fichi” o “Forte” [GRECO BIZ.]; |
|
(zona marina) spiagge attrezzate,
campeggi; (agro) zona
archeologica romana di Sanagasi;
Centrale idroelettrica e cascate
del Gallipari;
(capoluogo) nonostante il
terremoto del 1947, restano memorie del passato in alcuni edifici; |
|
Sant’Andrea Apostolo Ionio |
Dall’Apostolo di Patrasso [GRECO BIZ.];
saccheggiata nel 1806 dai Francesi
figure notevoli: Giovanni
Cosentino (XV sec.) |
|
(zona marina) spiagge di grande
interesse naturalistico; stazione di posta borbonica;
(agro) chiesa bizantina del Campo
con affreschi originali; resti della grangia di San Nicola
(capoluogo) torre di Malaira;
resti delle mura e porta; palazzi Iannone, Damiani; chiesa di S.
Andrea; convento Redentoristi; convento Suore Riparatrici; busto di
Ferdinando II fuso a Mongiana;
(zona montana) pineta |
|
San Sostene |
Dal Santo militare, fratello di
sant’Agazio[GRECO BIZ.]; |
|
(zona marina) aree attrezzate e
spiagge; (capoluogo) chiesa
Matrice;
(zona montana) Parco eolico |
|
Davoli |
Probabilmente, “folto” [GRECO BIZ.];
dal XVII secolo cresce con importanti famiglie del ceto
intellettuale |
|
(zona marina) fortezza del Felluso;
parchi di agrumeti;
(capoluogo) chiese di S. Barbara, S. Pietro, S. Caterina M.; palazzi
e portali barocchi; mulini ad acqua;
(agro) chiesette e ville rurali;
chiesa della Misericordia, contesa con San Sostene;
miniere di quarzo in uso fino
alla metà del XX secolo;
(zona montana) boschi |
|
Satriano |
Podere di un Satrius
[LATINO]; principato dei Ravaschieri e Filangieri
figure notevoli: Giulio Cesare
Destito; |
|
(zona marina) torre Ravaschiera;
(capoluogo) chiesa Matrice; convento
francescano; tracce della Bicocca; palazzi; mulini ad acqua;
(agro) stazioni della
Calabro-Lucana;
(zona montana) Pietra di
Sant’Antonino |
|
Soverato |
Insediamento siculo e grecoromano,
compare nell’XI secolo come “Terra di querce” [LATINO]. Saccheggiata
dai Turchi; devastata dal sisma del 1783, risorse sulla collina
antistante. La Marina crebbe fino a divenire capoluogo nel 1881.
figure notevoli: Fra Giacomo;
Carlo Amirante |
|
(zona marina) area archeologica di
San Nicola con grotte sicule, e di Poliporto; torre di Galilea;
tracce di un castello regio; palazzi liberty;
(agro)casa greca del IV secolo aC;
paese abbandonato di Soverato “Vecchio”;
(zona collinare) borgo di
Soverato Superiore; Deposizione del Gagini (1521) e altre opera
d’arte nella Matrice |
|
Petrizzi |
Pietra, toponimi greci; ducato dei
Marincola
figure notevoli: Poeti
Marchitelli e Nappini; il duca Antonio |
|
(agro) Muro Rotto, edificio di età
normanna; convento di S. Maria della Pietà;
(capoluogo) chiesa della Trinità con
altorilievi barocchi; Matrice; palazzo Marincola, ora smembrato, un
tempo il più grande della Calabria; lapidi latine anche in versi;
quartiere abbandonato; mulini ad acqua; |
|
Montepaone |
Già Aurunco,
figure notevoli: san Basilio
Scamardì; Saverio Mattei; Luigi Rossi |
|
(zona marina) Torre e grangia
Finibus terrae, poi De Riso;
(agro) convento di San Nicola; resti
di un insediamento romano (Rorhu);
(capoluogo) Matrice; palazzo
Pirrò |
|
Stalettì |
“Stele, colonna” [GRECO BIZ.];
casale di Squillace, subì nel 1644 e l’anno seguenti saccheggi
turchi.
figure notevoli: Gregorio Aracri |
|
(zona marina) resti di un cenobio
della Panaghia; chiesetta di San Martino, detta senza prove sepolcro
di Cassiodoro; grotta di Vulcano, o di Cassiodoro; vasche di san
Gregorio, o di Cassidoro, forse i vivaria di pesci; spiagge
attrezzate; (agro) castrum
bizantino;
laure eremitiche;
Santa Maria del mare, ipotizzata
Vivarium;
(capoluogo) cenobio di San
Gregorio Taumaturgo, poi convento francescano;
chiesa Matrice;
chiesa non finita del cardinale
Buoncompagni;
palazzo Aracri;
tracce di strada, forse romana. |
|
Squillace |
Secondo il mito, fondò Scillezio
Menesteo, re omerico di Atene; certo fu colonia ateniese, passando
però sotto l’egemonia di Crotone. Dionisio il Vecchio la assegnò a
Locri. Subentrarono i Bruzi. Dopo il 123 aC, vi venne dedotta la
colonia romana di Scolacio, poi rifondata da Nerva. Città di
notevoli dimensioni, popolazione e prosperità, fu patria di
Cassiodoro. Risulta abitata ancora nel IX secolo, mentre avveniva il
trasferimento nei diversi centri sui colli. Nel 1044 una spedizione
di Longobardi e Normanni fondò il castello, attorno al quale crebbe
l’abitato, ereditando da Scolacio e il nome e la sede vescovile.
Contea e principato, fu anche sede di studi e cultura.
figure notevoli: Cassiodoro;
Striverio; Florestano e Guglielmo Pepe; Damiano Assanti |
|
(agro) il Ponte del diavolo; il
santuario della Madonna del Ponte;
(capoluogo) castello palazzo; torri
e tracce di mura; cattedrale, palazzo vescovile e seminario; chiese
di San Matteo, San Giorgio, San Nicola, della Pietà; convento di
Santa Chiara; palazzi Pepe, Assanti; finestra bifora… resti di
abitazioni e fortificazioni in riuso;
Centro Studi Cassiodoro;
Museo diocesano;
botteghe di ceramica. |
|
San Floro |
Dal nome del santo |
|
Memorie dell’arte della seta |
|
Borgia |
Nel 1547 il principe di Squillace
fondò un casale cui diede il nome della sua casata. Dopo il sisma
del 1783 venne ricostruita con accurata urbanistica razionale. |
|
(zona marina) Roccelletta del
vescovo, fortezza trasformata in chiesa;
è in territorio di Borgia l’area
archeologica di Scolacio, con: anfiteatro, basilica, capitolio,
cloaca, decumano, fontana monumentale, foro, gradoni, necropoli
bizantina, necropoli classica, portico, teatro, terme, tombe…
ricco è il Museo archeologico
nella stessa area, il grandioso edificio, forse abbaziale, di Santa
Maria della Roccella, di età normanna;
e le
case Mazza, con frantoio antico, testimonianza di industria
calabrese;
l’area è utilizzata anche per spettacoli di qualità e mostre
d’arte.
|
|
Ulderico Nisticò Condividi su Facebook
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it
| | |