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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Cervelli: con le buone o con le cattive
Conversando con qualcuna di queste calabri menti eccelse – e constatando che lo sono davvero, a parte i numeri – e avendo deciso di schierarmi per la buona causa, ho assicurato che scriverò e parlerò del loro caso; ma, essendo ben convinto che plumas y palabras el viento las lleva, ho espresso il mio consiglio di non starsene con le mani in mano, e di non credere che fare i bravi fanciulli paghi: tutt’altro. Se non fossero giovani d’oggi e poco pratici del nostro dialetto arcaico, avrei aggiunto un epigrafico e crudele detto, che per qualche anziano riferisco: “Duva non pota Domini, pota Sdomini”. Non so se ci siamo capiti. Il 28 dunque essi terranno una manifestazione con molti partecipanti, di fronte al Consiglio Regionale, mentre i nostri ottimi politicanti sono riuniti per altri motivi. Si faranno sentire, mi dicono, anche acusticamente. Spero che i giornali e le tv non siano come al solito buoniste, reticenti, televarapodio, ufficiali e ufficiosi, e trasmettano e stampino la notizia. Così almeno una volta non dovremo apprendere dal cortigiano di turno che in Calabria va tutto bene e in seguito andrà meglio. Mi piacerebbe non essere anche in questo il solo intellettuale (brutta parola, ma per capirci!) che ha il fegato di scrivere e firmare e metterci la faccia. Mi piacerebbe, ma non si usa, in Calabria. Om’e pinna, l’intellettuale calabro ama vivere tranquillo e non se la guasta con nessuno che conti o che un domani possa contare. Intanto, ragazzi cervelloni ingannati, non demordete: con le cattive otterrete tanto ma tanto di più che con le buone. Io, che, al contrario di Renzo che si tiene alla larga dai tumulti, quando ne vedo uno prima mi ci ficco e poi domando che tumulto è (e spesso nemmeno), insomma potete contare su di me. PS: Per gli uomini di penna: si tratta di un anacoluto fatto apposta, tipo, per restare al Manzoni, “Quelli che muoiono, bisogna pregare Iddio per loro”. Ragazzi cervelli, uno che se ne impipa della sintassi che è una cosa seria, figuratevi quanto se ne impipa dei politici. Adelante, fatevi sotto, fischiate. Io ho già fischiato con voi. Ulderico Nisticò
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