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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Fondi europei: ne avete notizia?
L’anno scorso i giornali riferirono che la Calabria aveva messo mano solo al 14%. Oggi, mentre scrivo, è il 29 maggio, e per il 31 dicembre mancano sei mesi e due giorni: siamo almeno al 15, al 25, al 35, al 45, al 55%, a qualcosa del genere? Sono stati impegnati, vi prego, quanti soldini? E lasciamo perdere spesi, ma rispondetemi almeno sull’impegno. Mistero! Poi si sente che alcuni bandi che dovevano uscire a gennaio forse, e dico forse, usciranno verso agosto, sotto l’ombrellone. Ebbene, se un bando esce ad agosto, fin quando si legge e si lavora, e mettetici qualche ricorso eccetera, arriva Capodanno del 2013, e i soldi se ne vanno a Bruxelles. Domanda: è vero, o sono male informato? Se sono male informato, smentitemi; se è vero, spiegatemi di chi è la colpa. Una premessa importante. Io ho votato per Scopelliti, e questo per due motivi: perché l’altro era Loiero, e mi vien da ridere; e perché una volta, molti secoli fa, Scopelliti teneva in tasca la mia stessa tessera del Movimento Sociale. Votando Scopelliti, ho votato automaticamente per i suoi, anche se il 98% dei medesimi per me erano e sono uguali a Loiero. Avendo votato Scopelliti, sono imbufalito come una lupa, se anche un solo centesimo torna a Bruxelles. Ma dubito che si tratti di centesimi: la Regione perderà cifre gigantesche. Se non è vero, smentitemi; se è vero, politici e funzionari dovrebbero venire trattati come i debitori insolventi nel Medioevo. Come? Studiate, studiate; oppure ve lo spiego in privato. Risponderanno? Ma no: lo chiedo da due anni, e non battono ciglio. Lo chiedo io solo: gli altri, opposizione compresa anzi in testa, muti come il ghiaccio. Di chi è la colpa? Soprattutto dei passacarte e mezzemaniche: funzionari, impiegati, dattilografi, bidelli, tutta l’immensa pletora di fondoschiena in simbiosi con la sedia. Essi non sanno scrivere un bando, e non hanno nemmeno l’umiltà di chiedere; a parte che secondo me hanno pure qualche parente da favorire tra le pieghe! Ma la responsabilità politica e morale è dei politici. Che farei io al loro posto? Presto detto: un ordine di servizio di sei parole: “Entro gennaio, pronti tutti i bandi”, e il giorno dopo, in assenza di bandi, e non potendo licenziare i grattagratta superprotetti dai sindacati, terrei una conferenza stampa, e comunicherei ai giornali i nomi dei pigri e inefficienti. Tranquilli, con queste intenzioni che dichiaro, non sarò mai eletto assessore o presidente della Regione. Ulderico Nisticò
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