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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò | |||
Numero 411 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
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Parcheggi a pagamento? Sì, con giudizio
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Con tutto questo io già allora, e ripeto oggi, espressi parere del tutto favorevole ai parcheggi a pagamento, con tutte le riserve e opportunità del caso. Ma sul principio, non c’è da discutere, e per molti ottimi motivi: - Parcheggi a pagamento si trovano in ogni dove. Qui vicino, bastino Catanzaro, Lamezia, Crotone… - Alcuni luoghi di particolare interesse sono, in ogni città, interdetti al traffico o soggetti a strette limitazioni. Nel nostro caso, i pagamenti estivi del Lungomare sono sacrosanti. - La legge prevede una percentuale di posti gratuiti e altri a pagamento: basta seguirla. Soverato, nell’assetto oggi vigente, offre molti posti auto gratuiti non lontanissimi dal centro e nel centro stesso. Che qualcuno debba percorrere alcune centinaia di metri a piedi per raggiungere, per esempio, la spiaggia, non può fare che del bene al corpo e all’anima. - Se qualcuno è tanto pigro da volere arrivare con l’auto sulla battigia, che paghi, e paghi salato. - Risparmiateci pietismi e buonismi generici: se qualcuno ha esigenze comprovate e certificate, ci sono leggi anche per questo. - I parcheggi a pagamento scoraggiano l’afflusso a Soverato e la mattina per il mare e la notte per la passeggiata e la birretta sotto costo? Ebbene, se un cortese ospite non è in grado di spendere qualche euro per il parcheggio, meno che meno spenderà qualche soldo serio in ristoranti e alberghi e negozi; e siccome il turismo non è la famigerata frase “quanta gente sul Lungomare”, ma è un’attività economica e che deve generare economica e lavoro, non so che farmene di passeggiatori gratis o sempre gratis piantatori di ombrelloni a giugno per abbandonarli, ormai a pezzi, d’autunno. Il turismo non si misura a pedate; e se spiaggia libera dev’essere, non significa spiaggia anarchica. Coraggio, discutiamone. Ulderico Nisticò
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