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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò | |||
Numero 415 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
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La RAI e la storia
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La storia di Soverato, come quella della Calabria in genere, anzi come quella del 90% del mondo, è una storia media, normale. Certo, sulla faccia della Terra ci furono Babilonia, Atene, Roma, Firenze, Napoli, Parigi e altri pochi luoghi dove sono successe cose importanti, tragiche, epiche, o ci sono state raccontate come tali; ma in quasi tutto il resto del Pianeta passarono decenni e secoli senza che succedesse niente di molto importante: a Soverato come a S. Benedetto del Tronto, a Oslo come a Grosseto, Sondrio, Belluno, Marsiglia eccetera eccetera. La mancanza di eventi si spiega, di solito, con questa banale ragione: le cose importanti e drammatiche accadono, di solito, o quando un luogo è molto ricco o quando un luogo è molto povero; nel secondo caso, ci si scanna per fame, nel primo per ambizione e avidità. Quando quasi tutti hanno da campare alla meglio e con poca fatica, non si scatenano conflitti tra ceti (le classi non esistono), e non c’è politica, essendo quasi indifferente chi sia il re di turno. Nell’antica Poliporto, nella medioevale Suberatum e oggi in Soverato, non c’erano e non ci sono dei grandi ricchi mossi da grandi ambizioni, e, grazie a Dio, non ci sono e non ci furono mai dei miserabili; e per tutti i quattromila e più anni della nostra vicenda i giorni trascorsero pacatamente, magari con un tantino di noia. Lo storico serio, effettuata questa constatazione, non si va inventando una casa dove dormì Garibaldi o uno sbarco di Ulisse e conseguente abortito amore di Nausica o una terza bufala (di bufale, Ulisse e Garibaldi è zeppa l’Italia), bensì studia i documenti, legge i libri, racconta il raccontabile e ne trae le verisimili conclusioni. A proposito, e sia detto ai giovani che vogliono entrare nell’arduo mondo degli studi: la prima operazione è conoscere la Bibliografia, quella vera, cioè libri con titolo, luogo e data di edizione; detto anche status quaestionis. Allo scopo di aiutare gli studi futuri, se seri, ripetiamo la bibliografia. L’abbiamo già pubblicata, ma non è colpa mia se la gente o non legge o finge di non leggere. Eccola.
C’è ancora spazio per altri studi, nella lunga vicenda di Soverato. La condizione è che si curi di storia locale chi prima si è adeguatamente ferrato di storia generale e metodologia scientifica; se no, meglio lasciar perdere. Ulderico Nisticò
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