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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Un premio a Franco Bevilacqua? E perché?
Ora potrei capire il terzino sinistro del Bocchigliero F.C. o il presidente della Proloco di Papanice o un cacciatore di frodo della riserva naturale del Gariglione, che almeno fanno qualcosa, nella vita. E anche se vogliono premiare Franco Bevilacqua in quanto insegnante o in quanto padre di famiglia, non avrei niente da eccepire. Ma se lo premiano come senatore, allora questa è grossa davvero; e lo dico come cittadino del Collegio, e soprattutto come soveratese. Il Bevilacqua, candidato di bandiera del Movimento Sociale allora alleato con Forza Italia, venne eletto nel 1994. Nei primi mesi, si fece vedere ogni tanto anche a Soverato, dove persino aprì un bugigattolo. Una segreteria politica, pensate voi? Ma no, niente di tanto complicato. Era un posto dove chi aveva una pratica da sbrigare gliela dava e lui la portava a Roma: una succursale delle Poste. Durò pochissimo, e anche lo sgabuzzino venne subito chiuso. Da allora, rieletto ogni volta in quanto candidato, il Bevilacqua non ha messo piede a Soverato se non per diluvi e qualche rara cerimonia e processione. Mai una riunione politica, mai un comizio, mai un incontro per conoscere le esigenze politiche del territorio; mai una virgola sulla Trasversale delle Serre, mai sulla 106, sulla ferrovia… Già, una volta fece mettere soldi in finanziaria per Soverato: esattamente il contrario dello stile e dei metodi che un camerata si aspetta da un sia pur ex camerata, ma roba dai peggio demosocialisti Prima Repubblica. E che nessuno pensi: “Ma forse il Bevilacqua si disinteressa di Soverato, Chiaravalle, Davoli eccetera, perché si cura di Vibo”; sarebbe dunque carità del natio loco! Ma no, a Vibo dicono la stessa cosa di Soverato: Franco Bevilaqua, chi l’ha visto? Nel 2013, se non prima, lo ricandideranno: un altro ottimo motivo perché Ulderico Nisticò trascorra due faticose e proficue giornate in campagna, usando il certificato elettorale come concime; un cattivo metodo di agricoltura, ma assai intelligente di politica. Ulderico Nisticò
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