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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò

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Ridimensionamento scolastico e calo demografico

  


 Non entrerò nell’argomento, se non per esprimere la sensazione che la faccenda delle autonomie scolastiche e delle dirigenze mostri qualcosa di complicato, diciamo così. Mi vengono piuttosto, con l’occasione, riflessioni poco simpatiche sul nostro territorio, e sono di carattere demografico. Se, infatti, una scuola, per essere autonoma, deve contare 600 allievi, e se le ex Medie, compresa Soverato, non li contano; e così le Superiori di Chiaravalle, tre Istituti messi assieme; ciò significa che il territorio del Basso Ionio catanzarese, dal Corace allo Stilaro alle Serre, è in evidente condizione di spopolamento. Già le cifre ufficiali non sono consolanti: pare che Soverato stessa sia scesa sotto i 10.000 abitanti; e certi paesini ne enumerano sì e no due o tre centinaia. Ma i censimenti non sono molto credibili; e se è vero che a Soverato vive gente che risiede altrove – un problema che andrebbe affrontato – è vero anche che sono tantissimi quelli che, residenti in qualche Comune nostrano, in realtà vivono altrove undici mesi e mezzo l’anno. Sarebbe interessante uno studio non sulle cifre ufficiali, ma sulla realtà effettuale; e scopriremmo esplicitamente quello che implicitamente sappiamo, che il territorio è a rischio di calo demografico.

 Del resto, perché la gente dovrebbe abitare in questo Basso Ionio? Di solito, nell’umana storia, la gente abita dove c’è da lavorare e guadagnare con agricoltura, allevamento, industria, artigianato, commercio, turismo… ; se no, se ne va. Un corollario: se ne va con la valigia di cartone e alla spicciolata, si chiama emigrazione; se invece i partenti sono magari vestiti tutti uguali e con un generale e ammiraglio alla testa, si chiama conquista, impero, colonizzazione; o che pensate fosse a Magna Grecia, se non un’emigrazione organizzata? Dunque, la gente se ne sta andando. Qualcuno, alla spicciolata, se ne va da Soverato a Laganosa o Davoli, per trovare casa a meno prezzo; ma i giovani se ne vanno del tutto e lontano, e non tornano manco per le ferie. Dove vanno, a Milano, non fanno figli; ma se per sbaglio ne mettono assieme uno, nasce a Milano, mica a Satriano o Montepaone. E l’età media dei Soveratesi vola verso i 60, 65 anni! Ecco, in pratica, cos’è il calo demografico, la cui causa profonda è che qui non ci sono agricoltura, commercio, artigianato, allevamento, industria, turismo… C’erano, una volta: poi tutto divenne quell’invenzione del demonio, teorizzata come “società di servizi” e consacrata dagli sproloqui antipopolari dei vari don Milani, che fu il concetto che in un mondo progredito pochissimi lavorano e i più stanno con i glutei incollati a una scrivania e aspettano serafici lo stipendio mensile. Il pane, la carne? Ma si comprano al supermercato, che a sua volta li importa dagli Stati Uniti e dall’Argentina. Il lavoro? Roba da primitivi, da poveracci della società contadina, insegna il suddetto Milani, uomo di città. I contadini facevano tanti figli: i progrediti ne fanno, forse, uno, e gli comprano tutti i ninnoli più inutili e dannosi. Ecco come ci siamo ridotti a terra di emigrazione, mentre ancora fino a dieci anni fa a Soverato si immigrava da tutto il Meridione.

 A proposito di immigrati, in alcune zone del Nord il vuoto di Italiani lo colmano nelle scuole gli stranieri. Ma il fenomeno è già in scomparsa anche lì, perché non si richiede manco manodopera dequalificata; e qui non è presente se non in piccolissimo numero, e nei sogni del sindaco di Riace e di registi à la page. Ricordate lo sbarco a Soverato e Badolato e il gran chiasso della cultura progressista, e volevano impiantare un Centro d’accoglienza sul Lungomare? Dopo un mese gli accolti erano già stati sbolognati altrove. Grazie a Dio, ovviamente.

 Concludendo, o ritroviamo la via della produzione e del lavoro, o chiuderà tutto: prima le scuole, poi l’ospedale, poi le case, che ce ne sono, di sfitte; e non si costruisce più perché nessuno ne vuole. Io ho riflettuto: ora datemi una mano a riflettere assieme.

 Ulderico Nisticò

 

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Quanto sei povera, Torre di Ruggero
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NUMERO 398: In margine a un convegno sul territorio
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NUMERO 396: O mafia o antimafia: segue cena.
NUMERO 395: Il teatro, Soverato e i Sognattori
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NUMERO 393: Farmacia e dormitori
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NUMERO 383: Due (presunti) giudici (presunti) mafiosi
NUMERO 382: Di cosa muoiono i nostri soldati in Afghanistan?
NUMERO 381: My land e la Calabria vera
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La confessione di zi’ Fonso
NUMERO 378: Il brutto e la mafia, ovvero Manca una pecora…
NUMERO 377:
Bollino blu ad Amadori
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NUMERO 375: Soverato - Crisi cloroformizzante
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Quanti Eusebio Chiefari ci sono in Calabria?
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NUMERO 370: Uno spiraglio sui fondi europei? Forse!
NUMERO 369: Ancora sui fondi europei
NUMERO 368: Scopelliti, i fondi europei e fantastoria
NUMERO 367: Fondi europei, ovvero chi tace, acconsente
NUMERO 366: Dimissioni a catena
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Quieta movere
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Don Camillo e Peppone: il paragone non regge
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Cumuli di immondizia e riciclo che non si fa
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S. Severina: divagazioni su Rohlfs ...
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COMUNALI: PROVO A CAPIRCI QUALCOSA
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DIVAGAZIONI ELETTORALI
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NEL LONTANO 1970
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GUIDE CERCANSI INVANO
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MENO MALE CHE DUE SONO CONTRO
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A CONSIGLIO CHIUSO, STORIA DEL MERIDIONE
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FINALMENTE CHIUSA LA QUESTIONE DEL VOLTO DI DON BOSCO
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INVITO PER IL 17 MARZO: CELEBRAZIONI E CRITICHE
NUMERO 241: ENJAMBEMENTS E DANTE
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VOTATE E FATE VOTARE GIOVANNI BOSCO
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L’ELMO DI SCIPIO, BENIGNI E ANNIBALE
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AGESILAO MILANO: CHI ERA COSTUI?
NUMERO 235:
MAGISTRATI VELOCI E CENTOCINQUANTESIMI LENTISSIMI
NUMERO 234: SE NON ORA, PRIMA
NUMERO 233:
MA SOVERATO È ALL’ESTERO?
NUMERO 232: DIFENDO LA PIAZZETTA PORTOSALVO
NUMERO 231: BENVENUTO, UFO
NUMERO 230: ARCHITETTURE MEGAGALATTICHE
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CENTOCINQUANTESIMO DEI DISTRATTI
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VOGLIO ANCH’IO UNA BOCCASSINI
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NUMERO 226: IL CASO PILINGA
NUMERO 225:
UN’OTTIMA NOTIZIA RELIGIOSA, SOCIALE E CULTURALE
NUMERO 224: POVERI MAIALI MIEI
NUMERO 223: LA TELENOVELA DELL’OSPEDALE DI CHIARAVALLE
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MI SPIACE MA DEVO RISPONDERE
NUMERO 221: SALESIANI: LEGGENDE E STORIA
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DODICI PROFEZIE PER IL 2011
NUMERO 219: “SQUALLIDO QUALUNQUISMO CULTURALE E MORALE”
NUMERO 218: LA MALEDIZIONE DI POLITE, O ALIBANTE CHE DIR SI VOGLIA
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MAGGIORANZA E ASSENZE A SOVERATO
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PORTO: LA MAGNA GRECIA FU CONTRO DI NOI
NUMERO 212: ÀNTHROPOS ZOON POLITIKÒN PHYSEI
NUMERO 211:
LA VERITÀ NON È VERITATISMO
NUMERO 210: LA PRIMA VOLTA DEL GRUPPO ORSI
NUMERO 209:
TOPONOMASTICA SELVATICA
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ELEZIONI COMUNALI E LE STRADE
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TURISTI A CASTELLABATE
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NUMERO 205: UNA LACRIMA E UN’AREA ATTREZZATA
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TUTTI DA FIORITA E A SAN MARTINO, E UN PO’ DI STORIA
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LE MADDALENE PENTITE
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CALMATEVI, RAGAZZI
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BUONI VACANZA: UN’OCCASIONE
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NUMERO 192:
FESTA DI OTTOBRE
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LA LEGA? IGNORANTI! IO, INVECE...
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FIORITA FRESCO DI STAMPA
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CRONACHE DAL CONSIGLIO COMUNALE APERTO
NUMERO 170:
NON CI SERVE ALTRO
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ERA DA UN PO’...
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TOMMASO MARTINI E LA RISCOPERTA DELLA CALABRIA
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LA BUFALA DELLA SIGNORA JOLANDA
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TORNA POLIPORTO – EUTIMO E CARITEA
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TURISMO E STATISTICHE AD OCCHIO
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NUMERO 156: "QUEST'ANNO  SULLA BARCA DELLA MADONNA ..."
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LETTERA APERTA AD UNA GENTILE SIGNORA CHE VUOLE DORMIRE
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CHE SORPRESA! UN ALTRO MORTO!
NUMERO 140: GIORNALISTI LOCALI: ISTRUZIONI PER L’USO...
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CHE SORPRESA! DUE MORTI AMMAZZATI
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DOLOROSA STORIA DELLA (FU?) PROVINCIA DI VIBO
NUMERO 135: PROLOCO: ARRIVEDERCI AL 7 GIUGNO
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RICORDO DI UN SOVERATANO
NUMERO 133: CARO MAURIZIO...
NUMERO 132: TURISMO RELIGIOSO
NUMERO 131: AFFITTASI
NUMERO 130:
AUTOSTRADE DEL MARE E SOVERATO
NUMERO 129:
SABATO PROSSIMO DIRÒ...
NUMERO 128:
GIANNI, SONO CON TE
NUMERO 127: QUALCOSA DI BUONO A SOVERATO
NUMERO 126: EVVIVA FIORITA
NUMERO 125:
LETTERA APERTA AGLI STORICI
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NUMERO 116: IL MINISTRO CHIMIRRI
NUMERO 115: ALBERGHI, SÌ, ALBERGHI
NUMERO 114: ANCORA A LUCA
NUMERO 113:
SOVERATO FUORI GIOCO
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LETTERA APERTA A SCOPELLITI
NUMERO 111: EUTIMO? MA PERCHÈ EUTIMO?
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PROGRAMMAZIONE DELLA STAGIONE ESTIVA? NO, GRAZIE
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E ALLORA PARLIAMO DEL TG3
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ANCORA SUL VOLO
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IL VOLO È FINITO IN PESCE
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GRAZIE A NOME DI TUTTI, E ALTRO
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RIPETO E CONFERMO
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NUMERO 94: STORIA DELL’ANCINALE
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NUMERO 69:
NE FARAI, DI STRADA!
NUMERO 68: SILENZIO STAMPA
NUMERO 67: A SETTIMANA
NUMERO 66:
GIUSTIZIA CANICOLARE
NUMERO 65:
RISVEGLIO DOPO IL SOGNO DI MEZZA ESTATE
NUMERO 64:
NATA SOTTO CATTIVA STELLA
NUMERO 63:
SIGILLI E BUONA OCCASIONE
NUMERO 62: FROTTOLAI A SOVERATO
NUMERO 61: L'ORCHESTRA DEL TITANIC
NUMERO 60:
COSA DIREI L’11 LUGLIO AL PD
NUMERO 59: LA SUPERBUFALA DELLE SERRE
NUMERO 58:
CHE C’È DA VEDERE A SOVERATO?
NUMERO 57: ATTENTI AL CANE
NUMERO 56: NON FANNO UN TUBO
NUMERO 55: SOVERATO ESCLUSA
NUMERO 54:
LA DEGENERAZIONE DEL TERRITORIO
NUMERO 53:
RESURREXIT E SOVERATO “VECCHIO”
NUMERO 52:
RESURREXIT E GLI UCCELLACCI
NUMERO 51: RESURREXIT, RISORGIAMO
NUMERO 50: LODE A RESURREXIT
NUMERO 49: NOTIZIE DALLA PROLOCO
NUMERO 48: OH NO ANCORA ULISSE
NUMERO 47: UN CONVEGNO DI TERRORIZZATI
NUMERO 46: NARRANTE SENZA NARRATO
NUMERO 45: POVERI PIT!
NUMERO 44: LA SELVA OSCURA DI LAGANOSA
NUMERO 43: LODE A TEO SINOPOLI
NUMERO 42: IL CREPUSCOLO DEGLI DEI FORMATO RIDOTTO
NUMERO 41: NATALE A CASA, UN LIBRO IN MANO
NUMERO 40: QUANDO I PROBLEMI SI AFFRONTANO SUL SERIO
NUMERO 39: SENZA UNA BIBLIOTECA
NUMERO 38: LETTERA CIRCOLARE AGLI AMICI...
NUMERO 37: MIRACOLI A SOVERATO
NUMERO 36: CORAGGIO E INTELLIGENZA
NUMERO 35:
CULTURA, CULTURA
NUMERO 34: RIFORME LOCALI
NUMERO 33: AUTUNNO SOVERATANO
NUMERO 32: CARI RAGAZZI...
NUMERO 31: QUERELOMANIA
NUMERO 30: PER UN ASSE IONICO

NUMERO 29: FARMACIA E PARAFARMACIA
NUMERO 28: POSTA CELERE?
NUMERO 27: AN, UN ASSEMBLAGGIO BUFFO
NUMERO 26: IL PIANO CESARINI
NUMERO 25: CHI CI SALVA DALLE TROMBE D’ARIA?

NUMERO 24: CHI CANTA PREGA DUE VOLTE
NUMERO 23: ARRIVA L’INVERNO, SOVERATO RITORNA A VIVERE

NUMERO 22: TOLLERANZA CENTO
NUMERO 21: CHI LI HA VISTI?
NUMERO 20: CITTÀ EVACUATA
NUMERO 19: STRADE SENZA USCITA
NUMERO 18: ADESSO, PENSATE A GOVERNARE
NUMERO 17: Un’antica usanza per l’Assunta: la “fadda dâ Madonna”
NUMERO 16: ELOGIO DEL POPOLO BASSO
NUMERO 15: TURISMO E UNITA' DI MISURA
NUMERO 14: IL FRATELLO TRADITORE
NUMERO 13: CARLO FILANGIERI, PRINCIPE DI SATRIANO E DUCA DI CARDINALE
NUMERO 12:
ME LO CELEBRO PER CONTO MIO
NUMERO 11: NON CE NE POTEVA IMPORTARE DI MENO!
NUMERO 10: LA SCARPA DI APELLE A TEATRO
NUMERO 9: EUTIMO CE L'HA FATTA
NUMERO 8: SOVERATO IN GUERRA
NUMERO 7: UN SUCCESSO CULTURALE
NUMERO 6: SUBERATUM
NUMERO 5: SOVERATO, IL LUGLIO CHE NON C’È
NUMERO 4: IL SINDACO DI BABELE
NUMERO 3: UN SERVIZIO CULTURALE
NUMERO 2: TRENTA PER CENTO IN PIÙ
NUMERO 1: LA VERA STORIA DI EUTIMO


 

  

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