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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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1521 e 2012
Francesco Marini da Zumpano fondò il convento della Pietà, che oggi è in agro di Petrizzi. Per la chiesa conventuale il Gagini nel 1521 inviò la Deposizione. Il terremoto del 1783 la danneggiò; e venne sistemata alla peggio nella Matrice di Soverato, finché, nel 1967, non tornò restaurata da Firenze. Questa è la nuda storia. Le leggende… attenzione, regola generale: leggende popolari, insegna il Vico, hanno sempre del vero; leggende di dotti o mezzi dotti o sedicenti dotti, insegno io, quasi mai: vedi Ulisse a Tiriolo e Templari a Montauro! È che un’immagine non può essere banalmente comprata e pagata come fosse un detersivo; e la mitopoiesi la fa epica, traumatica, sacra. Una nave riemerse dallo Stretto per le preghiere di fra Zumpano, e a questi venne donato un blocco di marmo. Tutte le sacre immagini sono ammantate di aura mitica, e ciò le rende più vere, non meno vere. Magari ora le molte centinaia di persone che hanno visto il dramma si faranno venire la curiosità di vedere con i loro occhi la statua del Gagini… e quella di Giann’e Peppina! E con esse l’altorilievo della Passione, il Crocifisso, le altre opere d’arte del Duomo. Esiste anche una faccenda chiamata turismo culturale, alla fine! Così il 1521 può giovare a questo poco felice 2012. Ulderico Nisticò
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