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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Guardavalle e Sirleto; Naccari, Calabria Roma
Dovete sapere che, per suggerimento, credo, di Nicolino Monteleone, il Comune di Guardavalle mi nominò un giorno… beh, non si capiva esattamente cosa, però più o meno voleva dire uno che doveva interessarsi dell’imminente centenario della nascita del cardinale Sirleto, avvenuta appunto a Guardavalle nel 1514. Chi fu e quali meriti vanti, ne ho scritto a iosa anche su queste pagine: andate a ripassare. Il Comune di Guardavalle e il Monteleone intendono dunque celebrare, mio tramite, l’illustre concittadino? Eh, se non fossimo in Calabria, dove “oggi” vuol dire “non si sa quando”, e, spesso, “mai”. Infatti, da allora, e sono passati mesi, nessuno si è degnato di riunire il gruppo di lavoro, anzi nemmeno di dedicarmi una telefonata. Posso dimenticarmi? No, e, infatti, me ne ricordo, e chiedo al Comune di Guardavalle e all’assessore provinciale Monteleone se sono ancora in vita – nella funzione, s’intende: fisicamente stanno benissimo – e se intendono fare qualcosa. Secondo me, non intendono. Eh, cose che succedono in Calabria! Ma no, succedono anche fuori, eccome. Si ricorda qualcuno che, mesi fa, si tenne a Soverato, sala consiliare, una conferenza stampa alla presenza niente di meno che del sempre sorridente Naccari, delegato per la comunità calabrese nella capitale del sindaco di Roma, l’invece sempre accigliato Alemanno? Niente di meno! Che disse tale conferenza stampa con giornali e tv? Disse che io, cioè Ulderico Nisticò, essendo a conoscenza di tutti i millenari rapporti tra Roma e la Calabria, dai Siculi ai giorni nostri compreso il suddetto Sirleto eccetera, avrebbe fatto partecipi di tanto sapere il resto del mondo attraverso due conferenze: una da tenersi a Soverato, l’altra a Roma, Campidoglio. Dite voi, e che c’è di nuovo? Ne fai tante dovunque, Roma inclusa, di conferenze, relazioni, convegni… Già, è vero, rispondo: tante, tranne due, quella di Soverato e quella di Roma sui rapporti tra Calabria e l’Urbe. Non solo non le hanno organizzate, ma se m’incontrano si girano dall’altra parte, sorridono e parlano d’altro. Vedete quant’è brutto essere in possesso di una buona memoria: così uno si ricorda, e pretende persino che se ne ricordino gli amici. Sono invece con tutta evidenza smemorati gli amici di Guardavalle, per primo Monteleone; e quelli di Calabria Roma, Naccari in testa. Ulderico Nisticò
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