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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò | |||
Numero 481 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
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Il 26 febbraio senza rappresentanza
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Attenzione: quando parlo di rappresentanza io, io, dico, non penso al deputato o senatore o consigliere o presidente altro, che “faccia favori” leciti o illeciti. Per far cose del genere non è indispensabile che il politicante viva in un posto, oggi che ci sono i cellulari e internet; e nemmeno bisogna averlo parente o ex compagno di scuola, perché se uno deve “arrivare”, “arriva”, eccome! Io vorrei, sommessamente, volare un tantino più alto: la rappresentanza di un territorio è la capacità di conoscerlo e interpretarne le esigenze effettuali; di ascoltarne le legittime e nobili istanze, di mediarle con quelle della Nazione. Per fare questo, occorre frequentare i momenti di socialità e non solo la domenica della Madonna a mare, cercare i cervelli pensanti e scambiare pareri, incontrare le categorie del lavoro e della produzione, partecipare agli incontri culturali e parlare di cultura… insomma, essere un politico e non un politicante. Di tutto questo, il Meridione in genere, la Calabria tutta, ma in specie il Soveratese sono del tutto privi. La Calabria è diventata un grande centro di accoglienza profughi, che i Calabresi eleggeranno senza manco sapere chi sono: si chiama porcellum, e nessuno si è sognato di cambiare sistema. I partiti indicano i nomi; alcuni posti sono “sicuri”; altri pochi covano almeno qualche speranza; i più resteranno a spasso, salvo compensi più o meno coperti. Il Soveratese non ha sicuri né speranzosi. Motivo? Il solito: meno abitanti di Lamezia divisi in ventotto Comuni quasi tutti microscopici; assenza di persone che contino qualcosa in qualsiasi campo (esclusi i presenti, ma io rappresento solo me stesso, e già mi pesa!); ininfluenza economica del territorio anche nel dissestato contesto calabrese; scarsezza di socialità se non tirati per le orecchie. Si aggiunga la nostra generosità nel votare i forestieri. Ne riparliamo il 26 febbraio? Ulderico Nisticò ARTICOLI CORRELATI
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Sarò
politicamente corretto, una volta tanto: tutti i candidati prima del 24
febbraio sono potenzialmente deputati e senatori. Detto questo per rispetto
e per levarmi lo scrupolo, dichiaro che il 26 febbraio, nel Soveratese, ci
troveremo senza rappresentanza come al solito. Non ne abbiamo, a Soverato,
dai tempi di Filippo Caminiti; a Chiaravalle dai tempi di Spasari e Ceravolo…
E quando qualche esponente importante fu tratto dai nati e persino residenti
qui, dico i Soriero, Chiaravalloti, Nisticò, non per queste ragioni
anagrafiche ci siamo mai accorti della loro esistenza.