| |
Se
la questione fosse solo un contenzioso sportivo, anzi più in genere
contrattuale tra un datore di lavoro e una dipendente, non occorrerebbe
intervenire, bensì lasciarla alle normali vie legali: un giudice legge le
carte, studia il contratto, acquisisce documentazione ed eventuali
testimonianze, emette una sentenza; e ciò vale se io compro un biglietto del
tram e il tram non parte, se mi vendono carne avariata, o se devo prestare
la mia opera, o se la deve prestare uno sportivo, che, nel caso di
fattispecie, è un dipendente titolare di precisi diritti e doveri.
Personalmente non ho dubbi al proposito e su chi abbia ragione, ma,
elucubrando avvocatescamente, aspetto se e con quale esito si verrà a
conclusione.
Sono piuttosto
preoccupato delle conseguenze di altra natura, e per questo ritorno
sull’argomento, ribadendo alcune considerazioni. Viene chiamata in causa una
presunta e sostenuta discriminazione nei confronti della giocatrice,
insinuandosi che in ciò inciderebbe la sua condizione di straniera, per non
dire altro. Ciò esce dai limiti di una lite contrattuale, esce anche da ogni
questione sportiva, e diviene un danno gravissimo per l’immagine non solo
della Volley, ma dell’intera città di Soverato.
È necessario qui
chiarire:
- Fa bene la
Volley a tutelarsi in ogni sede, chiedendo anche i danni;
- La Volley di
Soverato fin da quando era una piccola squadra quasi amatoriale ha
sempre annoverato tra le sue file elementi forestieri della città e
stranieri di ogni provenienza, senza che mai sia accaduto alcun episodio
in qualche modo sospetto o spiacevole.
- Soverato,
soprattutto la Marina, è nata per apporto di famiglie amalfitane,
pugliesi, reggine e di molti altri luoghi di Calabria, siciliane
eccetera; non sono mai mancati stranieri venuti a vivere tra noi per le
più disparate cause, e perfettamente integrati; la presenza di
extracomunitari, ben regolata, non ha mai dato adito a problemi;
- Soverato fa
o spera di fare del turismo, cioè dell’accoglienza, il suo principale
cespite di guadagno e lavoro, da cui alimentare anche l’indotto del
territorio; e ogni ombra sull’immagine diviene fortemente negativa anche
per l’economia;
- La notizia
è, infatti, rimbalzata su giornali nazionali, quelli che quando c’è da
criticare la Calabria si divertono con speciale solluchero; e i nostri
intellettuali della domenica danno loro spago. Credo basti a dar conto
ai lettori della serietà del problema.
Per tutte queste
ragioni, non possiamo restare indifferenti a una questione che, come
crediamo di aver dimostrato, esce dal privato, e, se non è più privata, ci
riguarda tutti. E che confidiamo si chiuda e si dimentichi nel più breve
tempo possibile. E che nessuno ci metta il naso per specularci sopra.
Ulderico Nisticò
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it
| | |