|
Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
Numero 502 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
Numeri funebri per il Sud
La colpa è di Garibaldi... no, la colpa fu dei Meridionali pure nel 1860 perché lo lasciarono arrivare a Napoli senza sparargli addosso, eccetera. E comunque è roba di quindici decenni fa e rotti, da convegno storiografico. La colpa è di un Sud del 2013 che non esprime un pensiero né un progetto né una classe dirigente; e quelli che leggeranno il presente pezzo lo scambieranno per un tema in classe: Ulderico, come scrivi bene! La questione meridionale è del tutto assente da ogni dibattito; e i rari che se ne curano sono preoccupatissimi della sorte di un misero teschio e di lanciare invettive contro un tal Lombroso che fino ai mesi scorsi non avevano mai manco sentito nominare per caso e oggi odiano come la peste. Gli intellettuali ufficiali e accademici, coccolati e premiati, evitano scientemente di sfiorare qualsiasi argomento concreto, e, soprattutto, di fare nomi; proposte serie e praticabili, mai. Cinema, teatro? Zero. I politici vengono scelti con il criterio del peggio possibile, muti e obbedienti in cambio dello stipendio. La Chiesa condanna i peccati ma sorride ai peccatori. Le burocrazie regionali, manco rubano: sono solo incapaci. Le mafie usano il Sud come rifornimento di braccia criminali e menti dequalificate, e i loro affari li fanno a Milano e a Berlino. E il popolo? Pesci in barile, passivi, adeguati. inveiscono contro i politici, e poi li votano a battaglioni affiancati. I giovani? O hanno già pronta la valigia, o dormono. Ci vorrebbe… un partito, pensano subito i burocratici Meridionali, con tessere, quote, sedi, possibili elezioni a deputato… ma no, ne abbiamo le tasche piene di sigle e contenitori vuoti! Ci vorrebbe un pensiero politico. Politico, ragazzi, nel senso più banale e terra terra del termine; e invece mi pare di sentirli, gli intellettuali, a roteare in bocca paroloni: senso civico, democrazia, partecipazione… trucchi per spostare il problema. Già, in caso di pioggia il filosofo meridionale non apre un volgare ombrello, scrive un libro sul clima nei secoli… e intanto si bagna? No, fa bagnare qualcun altro: tanto egli non esce mai di casa! Ci vorrebbe un pensiero politico: istituzioni politiche non importate da fuori ma nate tra noi; ricognizione delle risorse; proposte per il lavoro. Lavoro, mica assistenza! Non se ne vede una traccia. Ulderico Nisticò
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
|