Così dicono le persone educate quando non vengono capite, e
riconoscono che è colpa loro. Colpa mia, dunque, se sono stato frainteso
quando invece mi pareva di essere stato chiarissimo. E mi scuso per non aver
capito se la nota di Antonio Stratoti è tutta seria o tutta ironica, o,
peggio, un po’ l’una e un po’ l’altra, e non è palese il confine. Preciso
dunque:
1.
Credo di essere stato ed essere e voler essere a disposizione
della comunità di Soverato, come di molte altre comunità vicine e non,
per qualsiasi cosa possa fare: risparmiatemi di elencare;
2.
Ritengo di essere tra quelli, molto pochi in Calabria, che dicono
le cose a nome proprio e con la propria faccia, e facendo nomi e cognomi
degli altri! Di tutto posso essere accusato, anche di aver provocato il
Diluvio universale lasciando aperto il rubinetto, tranne che di scarso
fegato;
3.
Dichiaro e ridichiaro francamente di non essere tagliato per
incarichi che abbiano a che fare con la burocrazia: per esempio, non mi
passò mai per la mente di fare il preside e simili;
4.
Ho libri e articoli fa scrivere, teatro da mandare avanti,
conferenze, convegni, e tutto ciò e altro in più e lontani tra loro
luoghi di Calabria e oltre; e non intendo rinunciare a nulla per
assumere impegni quotidiani che molti possono svolgere come, anzi meglio
di me, come nel punto 3 dichiarato;
5.
La banale sfida a candidarmi… non so fare campagna elettorale
casa per casa e promettere monti e mari, e non mi voterebbe nessuno,
mentre X e Y mietono voti come fossero gramigna; e spesso gramigna sono;
e quelli che vengono votati non è perché hanno scritto più libri o
rappresentato più drammi o hanno più cultura o manifestano più idee o
mostrano più coraggio… donde la mia notoria scarsa stima per la
democrazia in genere e quella rappresentativa in specie. E i risultati
sono i nostri occhi a Bruxelles, Roma, Catanzaro e Soverato. Eccetera.
Ripassatevi il mito di Coriolano, anche attraverso la tragedia di
Shakespeare.
Chi ha voglia di intervenire, invece di polemiche insulse e personali, tiri
fuori opinioni e proposte per una città che sta per morire assieme a tutto
il territorio, mentre l’orchestra suona come sul celebre transatlantico che
tutti chiamavano inaffondabile e affondò durante la prima navigazione!
Ulderico Nisticò
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A.
Stratoti
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