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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Ho fatto un sogno statistico
La matematica non è un’opinione.
Una nota di sintassi: ho posto tutte queste domande all’indicativo e non al congiuntivo per dare al lettore l’idea della spiccia durezza con cui le porrei; ah, dimenticavo: le risposte dovevano essere, nel sogno, tutte rapidissime e con numeri e non con chiacchiere e sorrisi e conati di cavarsela con “il problema è ben altro”; numeri, voglio, in cinque minuti ciascuno al massimo. A che serve? Beh, io ho fatto il professore, e spesso ho sentito parlare di abbandono scolastico e relativi convegni segue cena; ma io non ho mai visto nessuno abbandonare niente, anzi dei bocciati supplicare per essere iscritti la terza volta con forzatura della legge. Ho dunque dei dubbi che in Calabria ci sia un problema di abbandono scolastico, e che siano necessari dei convegni e progetti segue cena sull’argomento: perciò, essendo nel sogno il presidente della Giunta, ho bisogno di numeri. Facile: quanti sono i ragazzi in età scolare, quanti frequentano: basta una sottrazione! Non affermo e non nego, ma voglio i numeri. Gli omicidi? Secondo i convegni antimafia segue cena tale orrenda attività appare frequente in Calabria, frequentissima, quotidiana; siccome io ho buona memoria e leggo i giornali, voglio sapere se, in proporzione al numero degli abitanti, si verificano più omicidi in Calabria o in Umbria e Lombardia, dove, a mia scienza, fatti di cronaca nerissima avvengono assai spesso. Bastano dei numeri, che le questure e i tribunali devono possedere: numeri, non parole a ruota libera. Lo stesso per le violenze alle donne, se sono più frequenti in Calabria o, per esempio, nella Bergamasca dove uccisero Yara e trapelò che non era il primo caso, in quel prato, ma l’omertà lombarda copriva il tutto: numeri, dunque, voglio, non ignobili articoli di petulante femminista in fuga e fatti di luoghi comuni. Io non nego né affermo, però voglio i numeri, e li voglio dai responsabili e non da venditori di libri. Lo stesso per le rapine e atti di delinquenza comune, che pensano a Milano pane quotidiano della Calabria, e che se uno esce di casa subito gli rubano le scarpe, il cappotto, i venti euro dalla tasca… mentre, a mia scienza, tali fatti di cronaca, assidui nelle periferie di Roma, Catania, Milano, e già, Milano, sono qui da noi quasi del tutto assenti; il che dovrebbe insospettire chi di ragione, ma questo è un altro discorso. Ma anche per questo ci vogliono i numeri. E per le minacce e il pizzo: le forze dell’ordine devono sapere, senza aspettare denunzie, quanti pagano; e quanti politici e politicanti sono stati davvero minacciati e quanti invece, secondo me i più, lo sussurrano ai giornalisti per farsi pubblicità. A proposito, nessuno, nel sogno, si sognasse di cavarsela con la desolata costatazione che “nessuno denunzia”: questori, carabinieri e poliziotti le cose le devono sapere; se tutto il lavoro è aspettare seduti che qualcuno arrivi con la carta da bollo in mano, faccio Montalbano anch’io! Siccome sono credente e praticante, vorrò anche sapere dai vescovi notizie sulla frequenza della Messa. Inutile tentare di commuovermi parlando del ridente raduno dei ragazzini con chitarra a Paravati o a Placanica in favore di TG3, perché la mia domanda è molto precisa e banale: quanti vanno a Messa ogni normale e grigia domenica, non quando e dove, colazione al seguito, aspettano l’apparizione della Regina del cielo manco fosse il giro d’Italia. E anche queste davvero eccessive frequentazioni calabresi della Madre di Dio io, se fossi le gerarchie ecclesiastiche, getterei molta acqua sui troppi fuochi. E Varapodio? Via, non è difficile appurare se davvero la ridente località preaspromontana è sede di così numerose e variegate e importanti attività culturali che il TG3 calabrese vi si piazzi a vita, mentre è assente altrove da ogni manifestazione culturale seria. E, sempre a proposito di TG3, quante copie abbia venduto il libro antimafia o pro emigrati pubblicizzato dall’emittente con tanto ardore e intervista inginocchiata, e convegno con più relatori che pubblico come ben si vede dal campo corto, cortissimo. Eccetera per non farla lunga. Mi servono dunque dei numeri, per farmi un’idea vera della Calabria, e anche del resto d’Italia. Se, come io ritengo a fiuto, si ammazza di più in Umbria non solo in proporzione ma anche in assoluto; e se le donne vengono bastonate a Torino più che in Calabria, eccetera, allora io, presidente della Giunta nel sogno, disporrò subito che non vengano concessi contributi a progetti scolastici in tal senso, idem per la dispersione eccetera, inutili di fronte a un problema statisticamente irrilevante, e che distraggono gli scolari dalle materie serie; se invece i numeri mi convinceranno che in Calabria si bastonano più donne che in Veneto o nella California, allora ne riparliamo: ma con i numeri, non con chiacchiere e tabacchiere di legno! Perché volete sapere che mondo corre? Che, a mio avviso, in Calabria un mare di gente ci marcia, si piglia soldi e gloria con l’antimafia, la dispersione, la droga, il raffreddore inteso come fenomeno sociale… L’ultima è grossa quanto il Gran Sasso: un progetto “Geografia e legalità”; già anche i docenti della scienza di Tolomeo devono vivere. Così se scopriamo che ci sono più incidenti in Calabria che in Val d’Aosta, allora giustifico che l’assicurazione qui costi di più; ma se non è, denunzio le compagnie per aggiotaggio, abigeato e qualsiasi altra colpa. Finito il convegno, senza cena, io, presidente nel sogno, emano subito disposizioni suggeritemi dai numeri e dalla matematica che non è un’opinione. Tranquilli, antimafia e antidispersione di mestiere: il mio è solo un sogno, ci si sveglia subito. Infine voglio pure una statistica su quanti sono nel mondo gli emigrati di origine calabrese e quanti di origine veneta e piemontese, compresi i nonni del papa; se sono di più i piemontesi e veneti, vorrò pregare Abate e Gangemi di spremersi la fantasia per trovare qualche altro tema invece del piagnisteo dell’emigrazione segue applauso. Se sono di più i nostri, come non credo affatto, scriverò anch’io un romanzo strappacore, e lo pubblicherò a Varapodio per essere finalmente intervistato dal TG3. Ragazzi, la matematica non è un’opinione.Ulderico Nisticò
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