Potenza
delle frasi fatte! Ogni tanto c’è qualcuno che, afferrato un microfono,
spara la seguente bufala: che a Soverato e dintorni c’è poca o nessuna
cultura, mancano le occasioni e manifestazioni, e via con il piagnisteo di
maniera. Trattasi, al 99,9%, di squisite persone che non vedi mai in nessuna
circostanza né culturale né politica né sportiva né di passeggiate né con un
cane al guinzaglio né a prendere posizione su qualsiasi argomento, e non
escono di casa manco per terremoto… Sfido che pensano non ci sia cultura:
come un cieco ritiene il mondo sia tutto nero e un sordo non crede ai
rumori!
Sussurriamo ai sordi e illuminiamo i ciechi che
a Soverato e dintorni:
-
il territorio è ricco di scuole di ogni genere: per non
ripetermi, rimando al mio pezzo ultimo sulla scuola;
-
operano i teatri: Comunale e Grillo di Soverato; Comunale e Tempo
Nuovo di Chiaravalle; teatri di Badolato, S. Andrea, Satriano,
Girifalco;
-
sono attive tutto l’anno numerose compagnie teatrali stabili e
amatoriali, e cori e scuole di danza;
-
si tengono concerti e altre manifestazioni musicali;
-
si realizzano, con testi e regia e musiche e scene nostre,
grandiosi spettacoli di teatro di piazza, con partecipazione di molte
decine di attori e figuranti;
-
sono in attività le Proloco di S. Caterina, Isca, S. Andrea, S.
Sostene, Davoli, Satriano, Petrizzi, Argusto, Cardinale, Chiaravalle… lo
era un di’ anche quella di Soverato!
-
funzionano parecchie associazioni culturali e di volontariato,
sia locali sia sezioni di entità nazionali e internazionali;
-
le parrocchie hanno spesso le loro attività culturali; le grandi
manifestazioni religiose annuali sono accompagnate da occasioni sociali;
-
si scrivono libri sul territorio;
-
operano tv territoriali;
-
si vendono giornali nazionali e regionali;
-
si tengono conferenze e dibattiti;
-
si svolgono spesso congressi di categoria e associazioni;
-
si organizzano manifestazioni canore e di intrattenimento;
-
eccetera…
Ogni occasione vede riunirsi molta gente. Chi
manca? Beh, quasi sempre i professori delle moltissime scuole; gli
intellettuali laureati; i secredenti nobbbbbili tranne quando sono
precettati per la cena che sanno loro. Chi è presente? Tutti gli altri, e
spesso li contiamo a migliaia.
Per carità, nessuno è obbligato a uscire dal
sepolcreto; e se il dotto Y o il colt X vogliono fare la muffa a casa seduti
in poltrona, peggio per loro e non li posso certo andare a prendere a casa.
Devono però avere la buona educazione di non denigrare il lavoro altrui,
soprattutto quando – assai, assai raramente – prendono la parola in pubblico
e in veste ufficiale, perché allora non siamo alle chiacchiere fin de
table, ma ci si assume della responsabilità.
Lo stesso per le frasi storiche “stavo
proprio per venire, ma è arrivato inatteso mio zio dall’Alaska e l’ho dovuto
scongelare”; oppure “non mi potevi telefonare? lo sai quanto mi piacciono
queste cose”, onde io rispondo che non lo so, per la suddetta ragione di non
aver visto quel signore mai!
Attenzione allo scemo del villaggio: non tentate di replicare che non
vengono alle mie cose; non vengono da nessuna parte né mia né altrui!Ulderico Nisticò
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it
|