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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Una scommessa con Maurizio
Di Sonia, ma non solo di lei, io ho espresso un giudizio negativo in quanto esponente politico del centrodestra soveratese, quel centrodestra che per colpe tutte e unicamente interne ci ha regalato il commissariamento del Comune; e ho dichiarato un giudizio negativo per le precedenti attività di assessore della stessa Munizzi, con particolare riguardo alla gestione diretta e indiretta del teatro, con certe nomine che hanno svuotato la sala fino all’ultima sedia. Molte delle accuse io le ho toccate con mano… ma che? non si può toccare con mano quello che non c’è, e rimasero parole in libertà. Se poi estendiamo la cosa alla Regione in genere, pare che la Regione Calabria abbia speso il 24% dei fondi europei, cioè non ha speso il 76! Vergogna! In una terra sana e forte, ciò dovrebbe comportare la scomparsa dalla faccia del pianeta, politicamente parlando, di tutti i colpevoli a qualsiasi livello, e, nel caso siano trapassati defunti, la condanna della loro memoria: tutti i presidenti di Giunta da Guarasci e Scopelliti passando per Chiaravalloti, Loiero, G. Nisticò eccetera; tutti i consiglieri eccetera tutti… insomma, tutti; come dicono i giornalisti preconfezionati, “a trecentosessanta gradi”. Tutti i bidelli, impiegati, funzionari. Pare che si possa fare eccezione per Caligiuri, il cui fondo, in verità modesto, è stato però speso nel 2012 fino all’ultimo centesimo: bravo. L’Emilia Romagna, ricchissima, è in testa in Italia per l’utilizzo dei fondi: e grazie che sono ricchi e noi siamo poveri! La Calabria, che è l’ultima d’Europa o giù di lì, lascia vergini valanghe di soldi. Quali le cause? Ovvio: vagano per gli uffici migliaia di passacarte incapaci, ignoranti, pigri, grigi burocrati; politici peggio; spinte intellettuali e sociali di base, zero. L’unico che parla sono io, e non rispondono in quanto in possesso di una chilometrica coda di paglia; e non in possesso di quel poco di orgoglio che almeno dovrebbe portare ad odiarmi a morte: macché, se mi incontrano mi salutano pure con larghi, larghissimi sorrisi. INTANTO, NOTIZIA DELL’ULTIMISSIMA ORA E LA METTO A LETTERE CAPITALI, PARE CHE IL RESPONSABILE AMMINISTRATIVO NUMERO UNO DEL DISASTRO, DIRETTORE REGIONALE DI NON SO CHE E NON RICORDO IL NOME, SI SIA LEVATO DI TORNO, VADA A FAR DANNO ALTROVE, E VENGA SOSTITUITO CON UNO MENO INETTO E SU CUI SI DICE POSSIAMO FARE AFFIDAMENTO. SPERIAMO. Nota filologica: inetto, dal latino ineptus da in negativo e aptus, vuol dire inadatto a un compito, come se io volessi giocare a pallacanestro; per il resto, il destituito sarà certo un santo subito e dotto e onesto e ammirevole uomo… ma come responsabile dei fondi europei a qualsiasi titolo, è inetto e nemico della Calabria. Ergo, fuori dai piedi. Se fuori è già, Alleluia e complimenti a chi ce lo ha levato. Ho dunque mille ragioni per nutrire la massima sfiducia nella Regione nel suo complesso e nei singoli, a cominciare da quelli di mia diretta esperienza. Ma ora basta con il metodo deduttivo, e passiamo a quello induttivo e sperimentale. Poiché Maurizio ed io non siamo d’accordo su questo argomento, non ci resta che mettere il tutto alla prova. Scommetto dunque una cena: pagherò io se Maurizio otterrà non chiacchiere e rinvii alle calende cinesi, ma qualcosa di concreto, e visibile, e operativo e subito, entro poco tempo; se no, paga lui. Ergo, se presto e tangibilmente ci saranno fatti concreti, e se questi saranno in qualche modo riconducibili all’aiuto di chicchessia, compresa Sonia Munizzi, io sarò lietissimo di riconoscerlo su queste pagine, in tv e in qualsiasi altra occasione pubblica e privata. Hic Rhodus, hic salta. Se no, vorrà dire che avrò avuto ragione io: e Dio sa quanto preferirei sbagliarmi. Io cerco, come posso, di dire sempre e solo la verità e al fine di dire la verità e basta; e se ci sono meriti, li esalto. Non è colpa mia se sono così rari. Poscritto: qualcuno mi ha ricordato che non ci sono solo i politici dannosi, ma anche gli assessori che stanno sulla sedia e stipendio senza fare niente. Esatto, ricordiamocelo.Ulderico Nisticò ARTICOLO CORRELATO
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