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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Le ricchezze di Soverato e l’Orchestra di fiati
Delle qualità musicali parla la musica, che ci ha deliziati ed esaltati in una serata di squisita fattura, spaziando dal classico al postmoderno; e resa simpatica dalla conduzione di Tonino Pittelli e da un momento di graziosa goliardia. Voglio soffermarmi sul valore morale e sociale dell’Orchestra: sessantacinque ragazzi di ogni età che posseggono già un’arte, non un gioco, che può divenire, e per molti certo diverrà, un lavoro. Sono ragazzi che smentiscono i luoghi comuni sulle nuove generazioni; e che non esitano a sottoporsi con gioia a disciplina e fatica. Se si riflettesse anche sul valore sociale e politico… Meglio, mille volte meglio ragazzi impegnati che mandrie di bighelloni in cerca di droghe e peggio! Se lo si capisse, sapremmo anche che è un investimento utile, sostenere la socialità e la cultura, uno strumento di prevenzione a vantaggio di tutti. Si potrebbe anche fare un uso immediato delle nostre ricchezze, se la banda, questa orchestra, le compagnie di teatro, le scuole di danza, il Liceo coreutico trovassero anche collocazione come accoglienza turistica; e se noi del turisti non avessimo l’idea da Vitelloni: la mattina stesi al sole, la sera a disperarsi sul Lungomare; se gli operatori turistici e il Comune compissero un piccolo sforzo per rendere la nostra estate meno piatta e retrodatata. Intanto aggiungo ben volentieri questo capitoletto al libro mio e di Fiorita “Cent’anni della banda musicale di Soverato”, del 2006, e complimenti ancora a Luigi Tedesco e alla sua scuola e orchestra.Ulderico Nisticò
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