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Ora
che la burocrazia sportiva, anch’essa complicata come l’altra, si è
tranquillizzata, la Volley, la nostra Volley, disputerà il suo quarto
campionato in A2. L’inarrestabile dirigenza sta annunziando sfracelli in
termini di acquisti e di organico e di organizzazione della squadra, e se
tanto mi dà tanto, ci darà soddisfazioni.
Il nome di Soverato andrà anche quest’anno in tutta Italia, seguendo i
nostri colori; e anche quest’anno la città ne trarrà vantaggio di immagine;
e con essa l’intera Calabria. A pensarci bene, mica è giusto che i vantaggi
piovano gratis, anzi a spese degli altri! Più giusto è che tutta la città, e
direi tutta la Calabria, facciano qualcosa per sostenere una tale realtà che
è sportiva e morale e sociale, e che è una delle poche di cui andare
orgogliosi. Via, se tutte le aziende calabresi versassero 500 euro, una
cifre ridicola per loro, enorme per la Volley; se la Regione, la Provincia,
i Comuni… e se fioccassero gli abbonamenti, i contributi dei privati e
soprattutto degli operatori turistici e ricettivi! Dobbiamo tutti sostenere
la Volley mano al portafoglio e con l’entusiasmo e il cuore.
Del resto, sfondiamo una porta aperta. Fin dalle sue origini, la Volley
femminile ha avuto nel pubblico e nella tifoseria una componente essenziale
dei suoi successi e della stessa vita. Intanto, presidente Matozzo, pensa a
qualcosa per festeggiare in anticipo quello che sarà certamente un altro
anno esaltante, una bella manifestazione di fine estate ed inizio
campionato.
La squadra giocherà nel Palazzetto, che, con tutti i suoi limiti, è la sede
naturale. Occorrerebbe qui un discorso più ampio, ma, intanto, parliamo di
quello che c’è. Corrono varie voci sul destino della struttura, e voglio
dire la mia. Soverato ha diverse realtà sportive che fanno riferimento al
Palazzetto. Credo che nessuno meglio di loro potrebbe assumerne la gestione:
o in associazione tutte assieme, o chi si offre ad assumersi, per tutte,
l’onere della gestione e della fruizione. Sono comunque decisioni da
prendere subito, prima dell’inizio dei campionati.
Ulderico Nisticò
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