|
Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
Numero 569 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
Nei giardini del duca di Petrizzi
Si dirà di Petrizzi lambita dalla via romana attestata dalla Peutingeriana; del kastellion bizantino; dei feudatari normanni e del principato di Squillace; infine, dal 1629, dei Marincola, duchi di Petrizzi e baroni di Soverato; si illustreranno la chiesa della Trinità e l’altorilievo di san Giovanni Nepomuceno. In piazza, o Pioppo, un inquietante incontro con la Zingara e altri giochi del mercato. Quando il pubblico avrà preso posto sulle gradinate, sotto la guida del Giullare, appariranno due giovani ninfe: di giorno sono statue, di notte prendono vita. Sono la ninfa greca Laiade e la ninfa latina Egeria. Saranno loro, con UN, a narrare la costruzione, nel 1703, del giardino. Entra in scena lo stesso duca Antonio con la duchessa; interviene il genero e rivale Giovan Battista Marchitelli, pretendente alla baronia di Argusto. I due disputano a colpi di versi latini e italiani, e vengono ricordati anche i poeti Nappini e Tucci. UN racconta la Matrice e le lapidi dei vescovi. La ninfa Laiade accenna al fiume Beltrame, e il Giullare evoca i cavalieri Ruggero e Beltrame, fratelli e nemici per amore di Guarnicella. UN spiega la Chanson d’Aspremont e la presenza di Ruggero nei poemi cavallereschi rinascimentali. Com’è piccolo il mondo! C’è da dire di Muro Rotto, un importante manufatto medioevale di cui tutti ogni due o tre anni giurano di interessarsi, e poi non se ne fa un bel niente. Cupa ed eroica è la vicenda dei briganti e di Gelsomina, uccisa perché custodisca il tesoro. La vita di Petrizzi, come di tutta la Calabria, venne sconvolta dal terribile sisma del 1783, che danneggiò anche il convento della Pietà. Se ne preoccupano il duca, la duchessa, l’arciprete e un personaggio emblematico del XVIII secolo, mastro Paolo, l’intendente colto e astuto, speranzoso di impadronirsi delle terre. I popolani di Petrizzi e quelli di Soverato vengono alle mani per la statua della Madonna; un espediente di mastro Paolo riporta una pace armata! Tutto si conclude in festa. Gli attori sono gli amici della Proloco di Petrizzi e altri; la regia è di Miriam Santopolo; il testo è di UN.Ulderico Nisticò
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
|