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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
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Ci si mette anche Palmi, e profumo di euro
A pensarci bene, tutto questo cercare sbarchi di Ulisse non può essere solo vanagloria e bufala e amore per la cultura classica, del resto ignota al 95% degli ulissomani: secondo me si sente profumo di contributi in euro. A questo punto, bisogna reagire. È possibile che Ulisse sia sbarcato dovunque, tranne che a Soverato? Mai non si dica! Ulisse è sbarcato anche qui, soprattutto qui. Le prove? Uh, le prove? Abbiamo la fontana di Caramante, che, come tutti sanno, si chiama così perché Ulisse vi si trattenne con la maga Circe, che era la sua sia pur provvisoria cara amante. Abbiamo il Canale, dove abitò Argo, il di lui cane, prima di morire di gioia per aver rivisto il padrone: cane, Canale. Abbiamo il corso Umberto, che non è dedicato a re Umberto (1878-1900) come pensano incalliti nostalgici dei Savoia, ma a “uno svelto”, in dialetto “sbertu”; e chi più svelto e astuto di Ulisse? Abbiamo il Monaco, che non ricorda un frate, ma la navigazione di Ulisse, che incontrò nelle onde anche la foca monaca. Abbiamo la Panoramica, detta così perché Ulisse ammirava il paesaggio tra un amore e l’altro con Calipso. Calipso significa nascosta, perciò abbiamo anche la Galleria, che è sottoterra. Abbiamo il Lungomare, e tutti sanno che Ulisse fu un esperto nocchiero e sapeva nuotare e passeggiare. Abbiamo la Stazione, così chiamata perché Ulisse c’è stato. Abbiamo via Amirante, che significa ammiraglio, e infatti Ulisse comandava, prima di varie disgrazie, dodici navi. E via San Giovanni Bosco, in origine solo Bosco, cioè il luogo dove Ulisse prese la legna per la zattera. Abbiamo via San Martino, patrono del vino, con cui Ulisse sconfisse Polifemo, che era un maleducato, donde la località Cafone. Ulisse viene aiutato da Atena detta anche Pallade, e infatti Soverato ha uno stadio dove si gioca a palla. Nausicaa giocava a pallamano, e noi abbiamo la Volley femminile che va benissimo in A2. Il padre di Ulisse si chiamava Laerte, ed è per questo che quando noi saliamo da qualche parte diciamo “rha irtu”. I Lotofagi erano sicuramente dei drogati; e, purtroppo, anche qui… Le Sirene? Ma sono i delfini che spesso si affacciano. E il Regno dei Morti, dove Ulisse scese? Via, anche Soverato ha un cimitero. Insomma, ottime argomentazioni per dimostrare che Ulisse a Soverato sbarcò, anzi fu lui a inventarsi Perla dello Ionio assieme ai Lestrigoni. O pensate che sia tanto più logico tradurre stretto per istmo? Fantasia per fantasia, bufala per bufala, mi sono divertito. E se ci sono davvero soldi per chi sbarca Ulisse, vediamo di far sbarcare anche a Soverato il lunario. E adesso tenetevi forte, vi faccio una rivelazione. Ogni eroe omerico ha un epiteto. Sapete quello di Ulisse? Non lo sapete? Stringete i denti, non strillate di gioia come le ragazzine di fronte al cantantone idolo. L’epiteto di Ulisse è “distruttore di città”, cioè, in greco, polìporthos, Poliporto! E così anche Ulderico Nisticò entrò a buon diritto tra gli allevatori di bufale. Fuori i soldi anche per Poliporto, quando li daranno a Copanello, S. Eufemia, Marcellinara, Tiriolo, Isola CR, Crotone, Amendolara, Nardodipace.Ulderico Nisticò
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