|
Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò |
Numero 574 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
Dopo mezzo secolo una strada a Davoli
Tutti patiamo e sappiamo per prova gli enormi disagi di una 106 che, nata negli anni 1930 come statale di collegamento tra Taranto e Reggio e realizzata in tempi rapidissimi – altri tempi! – non doveva transitare per i paesi, tranne Soverato che c’era prima. I paesi costieri, infatti, non c’erano, semplicemente non c’erano; e quando fossero sorti, allora l’urbanistica era tenuta nella massima considerazione e guidava le scelte politiche. Andate a vedere Littoria (Latina), Reggio, e, qui vicino, S. Eufemia. Mi spiace dirlo alle anime belle, ma solo i regimi hanno l’idea del territorio. Ma torniamo a Davoli. La strada ha l’evidenza di essere gradevole anche sotto l’aspetto estetico, in nome di quel decoro urbano che i centri contemporanei – città come paesi, dovunque nel mondo – non hanno. Ora va sottoposta alla dura prova del traffico, per stabilire se va già bene o si deve studiare qualche modifica. Va proseguita, e si parla per certo di un ulteriore lotto: sono pronto per la prossima inaugurazione. Vorrei anche inaugurare la Trasversale delle Serre… senza cerimonie, che sarebbero uno schiaffo, a modo mio, passandoci sopra in bicicletta. La strada di Davoli ha lodevolmente rispettato i tempi, quella delle Serre è uno scandalo, e, se mai finirà, nessuno osi vantarsene, e se ne devono vergognare tutti dal 1960 a oggi. Mi piacerebbe anche che si facesse una bretellina tra Soverato via Trento e Trieste e Laganosa, che risolverebbe il 50% del traffico verso Chiaravalle. Poche cose, alla fine. Ulderico Nisticò
Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
|