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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò | |||
Numero 577 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
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SIRLETO E INETTITUDINE CALABRESE
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Soverato, 30 maggio 2013 AL SINDACO DEL COMUNE DI GUARDAVALLE e, p. c. ALL’ASSESSORE REGIONALE ALLA CULTURA AL COMMISSARIO DELLA PROVINCIA DI CATANZARO A S. E. L’ARCIVESCOVO DI CATANZARO – SQUILLACE
OGGETTO: Centenario della nascita di Guglielmo Sirleto
Signor sindaco, nel congratularmi per l’elezione e nell’augurarle un fecondo mandato, lo scrivente attira la sua attenzione sulla ricorrenza in oggetto. A seguito di ripetute e insistenti segnalazioni, lo scrivente ricevette dal sindaco pro tempore una nota con la quale lo si “indicava” in un gruppo di lavoro che avrebbe dovuto preparare delle attività di commemorazione del detto centenario. La formulazione era, come ben si vede, generica e irrituale; né mai tale gruppo è stato convocato o ha iniziato in alcun modo a operare. Le note vicende amministrative posero tacita fine a tale stato di cose. Nel ritenere come non avvenuta la non meglio definita, e inconsistente, “indicazione”, lo scrivente rinnova tuttavia la sua disponibilità a quanto qui sinteticamente propone: - costituzione di un comitato scientifico per la ricostruzione degli aspetti religiosi e culturali della figura del Sirleto; - ricognizione della pubblicistica antica e contemporanea, italiana e straniera, sul Sirleto e il suo tempo. Lo scrivente informa di aver pubblicato l’edizione critica della predica tenuta nel 1585 a Squillace da padre Lattanzio Arturo da Cropani; - riscoperta di documenti inediti; - contatti con Roma (il Sirleto fu cardinale e prefetto della Vaticana); Milano (amicizia con s. Carlo Borromeo, donde la chiesa incompiuta di Guardavalle); S. Marco Argentano e Squillace, e per questa Catanzaro (sedi vescovili del cardinale Guglielmo e di altri Sirleto); Cropani (probabile luogo natale della madre); - convegno culturale e celebrativo a Guardavalle e itinerante; - pubblicazione degli atti; - eventuali rappresentazioni teatrali e servizi documentari cinematografici e televisivi. Restando in attesa di cortese riscontro, lo scrivente porge cordiali saluti Ulderico Nisticò A oggi, che si contano i diciotto del mese di agosto, nessuno dei destinatari della missiva ha dato segni di vita né per iscritto – come pure detterebbero le ferree regole della corrispondenza a pubblici uffici! – né per telefono, per internet, per piccione viaggiatore, per passaparola o qualsiasi altra modalità di comunicazione inventata dall’ingegno umano nel corso dei secoli. Lasciamo da parte i destinatari per conoscenza, che non sarebbero, secondo la forma, proprio obbligati se non dalla cortesia, che, purtroppo, non è obbligatoria; ma mi ero illuso che il nuovo sindaco di Guardavalle, Ussia… Quello di prima, Tedesco, aveva, sia pure dopo una raffica di partacce televisive e scritte, aveva… pensate che abbia fatto? Ma no, aveva solo pensato di cavarsela con una specie di delibera in cui indicava anche me tra un non meglio definito gruppo di studio o qualcosa del genere. Pezzo di carta fu, chiffon de papier, dicono i Francesi; e mai si riunì nulla di nulla. Nel frattempo cadde l’Amminsitrazione, e arrivederci. Pensa, nella mia ingenuità, che Ussia, il nuovo sindaco… proprio per “scrusciu è scupa nova”; e invece manco per niente. Ora, per elementare senso di giustizia, dopo Tedesco mi tocca redarguire anche Ussia. Finirò che arriva il 2014, e niente Sirleto. Se qualche ecclesiastico si ricorderà dell’Illustre, forse verrà celebrata una S. Messa speciale: forse; attività celebrative serie, non se ne faranno, come per tutti gli altri centenari che la Calabria si lasciò sfuggire, con una mezza eccezione per san Bruno e un’altra mezza per Mattia Preti: e persino s. Francesco di Paola è trascorso invano; figuratevi Sirleto che quasi tutti i dotti calabri manco sanno chi fu! Poi vi lamentate che la Calabria sia l’ultima regione d’Europa per tutto tranne che per disoccupazione ed emigrazione. Complimenti a tutti. Ulderico Nisticò
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Ho
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