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Rubrica di Società e Cultura di Ulderico Nisticò | |||
Numero 600 - Per eventuali Commenti su questo articolo scrivere a: info@soveratoweb.it |
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Perché la Notte blu
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Lezioncina di sociologia. Dagli anni 1970-80 Soverato commise un errore, ahimè comune in quegli anni, ma per noi disastroso: la formazione dei quartieri periferici dormitorio privi di ogni servizio che sia un bar o una piazzetta, casamenti fatti di camere da letto; e, a occhio, sono quattro quindi del tessuto urbano: tutto quanto c’è dalla chiesa allo stadio; quasi tutta via Trento e Trieste e Cuturella; Panoramica; Mortara; Soverato Superiore. Il Lungomare non è un luogo d’incontro, e tanto meno lo è la sola piazza cittadina, la M. Ausiliatrice. Non c’è un luogo in cui ci si veda per la sola ragione di essere usciti di casa: la piazza centrale. Se i luoghi e le occasioni non ci sono, bisogna crearli. Per far uscire la gente dai loro nascondigli, ci vuole una festa. Il programma, vedrete, è variegato, nella speranza di cogliere l’interesse di ceti sociali, età e gusti e interessi diversi. Sarà disponibile anche un servizio di guide per la Pietà del Gagini: e adesso confessatevi, intellettuali soveratesi, alzino la mano quanti di voi sono stati a vederla, la Pietà del Gagini! Scommettiamo un centinaio di cene? Poi spettacoli, danze, musica, cibo, costumi, parole… Alla fine, spero, direte se abbiamo lavorato bene o no; e, francamente e siccome non siamo a Sanremo o alla Scala, me ne importerà poco del risultato artistico. Io spero che, da una piazza all’altra, ci s’incontri, si guardi in faccia il cittadino che di solito pomeriggio dorme e figuratevi la sera, ci si dia appuntamento alla prossima volta; insomma, si possa ricucire il tessuto sociale sfilacciato e recuperare un po’ d’allegria e ottimismo, in un mondo di depressi. Se otterremo questo, la Notte blu sarà stato un successo, con o senza qualità artistica; ma state certi che ci sarà anche quella, ovvio. Ulderico Nisticò ARTICOLI
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Tranquilli,
concittadini, nessuno mi paga per stare nel Comitato e nemmeno per parlare
bene della Notte blu. Il commissario mi ha chiesto di collaborare, e io, per
la patria, ho risposto di sì. Siccome nessuno mi paga, altrettanto nessuno
mi tratterrebbe se mai avessi deciso di dimettermi e di parlare male della
Notte suddetta. Ho fiducia che tutto il Comitato, me compreso, farà tutto il
possibile per creare… per creare che cosa? tante, tante cose, ma tutte
assieme una sola, la più importante e che trascende tutte le altre: la
socialità e comunità.